Partiranno lunedì 22 gennaio le riprese, che dureranno fino al 27 gennaio, del cortometraggio Il Vaccino, diretto da Edoardo Ferraro e prodotto da Guasco srl per il progetto Marche Landscape Cinefund U35.
La Guasco è stata scelta dalla Fondazione Marche Cultura – settore Marche Film Commission avendo partecipato al Marche Landscape Cinefund, il bando di sostegno alla produzione di cortometraggi realizzati da registi under 35 sostenuto e partecipato da Regione Marche – P.F. Urbanistica, Paesaggio, Informazioni Territoriali con l’intento di sperimentare, attraverso il sostegno a progetti cineaudiovisivi, “politiche proattive e innovative, capaci di incidere sulle condizioni che permettono di avere ‘buoni paesaggi’, come il radicamento nell’immaginario collettivo inteso come precondizione per il riconoscimento e la cura di specifici paesaggi o la disponibilità di occasioni di lavoro per segmenti di popolazione giovane e qualificata vista come condizione per la presenza sui luoghi di comunità vitali, non eccessivamente indebolite o invecchiate, capaci di mantenersi e mantenere il paesaggio”.
La sezione Under 35 del Marche Landscape Cinefund, è un particolare sostegno dedicato a giovani talenti e destinato, in via sperimentale, alla realizzazione di cortometraggi, considerando il “formato ridotto” un primo accesso al mondo del cinema e alle dinamiche del set da parte dei più giovani, oltreché uno spazio di libertà e sperimentazione, e capacità di autodeterminazione progettuale e produttiva, fondamentale per sviluppare e testare nuove formule narrative e realizzative.
Lo scopo finale del progetto è valorizzare due tipologie di paesaggi delle Marche, quali:
– paesaggi ordinari della nuova urbanizzazione;
– paesaggi aperti o storici delle Marche (rurali, naturali, centri storici etc.).
Le riprese del cortometraggio Il Vaccino avranno luogo nelle location di Elcito, Morrovalle e Monte Canfaito.
Sinossi
Il Vaccino è la storia di una rocambolesca notte in un paesino ai piedi della montagna. Siamo sul finire degli anni ’20: un giovane sconosciuto viene trovato in fin di vita nei boschi, e necessita di una trasfusione urgente. Così il medico condotto, che è nuovo e ancora piuttosto malvisto da quelle parti, è costretto a mandare a chiamare gli unici donatori universali di tutta la – già isolatissima – zona: i Tartapé. Questi ultimi, avidi e scontrosi, approfittano della paura degli altri abitanti di fronte all’ago governativo – sia quello del vaccino che quello della trasfusione – per lucrare letteralmente sul loro stesso sangue. Il tempo stringe, e comincia una snervante trattativa. In tutto questo c’è anche l’apparizione improvvisa della splendida Guendalina, che secondo i genitori si è macchiata di un peccato imperdonabile. Alla fine di questa notte esasperante il dottor Maccari (ri)troverà, nonostante tutto, la fiducia verso il suo mestiere… e un amore inaspettato.